Tiro a Volo
Le gare di tiro al piattello si svolsero nel campo di Tiro a volo Lazio, situato in via Eugenio Vajana 21, nelle immediate adiacenze del Piazzale delle Muse a circa km. 1 dal Villaggio Olimpico. L'impianto, completamente ripristinato e dotato delle più moderne macchine di lancio, ricopre un'area di poco superiore ai mq. 5.500 e dispone di uno spazio riservato al pubblico con una possibilità di ricezione per circa 2.000 persone, parte delle quali sistemate su un'ampia terrazza ricavata sopra l'edificio sociale.
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La rivista americana "Sport Illustrated", aveva indicato l'italiano Galliano Rossin, già campione olimpico a Melbourne, quale favorito della gara di Tiro al Volo e dietro di lui il russo Mogilevski, il rumeno Dumitrescu e l'americano Riegger. L'elevato numero di tiratori che si erano iscritti alla prova olimpica, indusse il Comitato Organizzatore ad effettuare delle eliminatorie non prevista nel programma ufficiale per il 6 ed il 7 settembre, in maniera da scremare i partecipanti alla finale, prevista l'8 ed il 9 settembre, con due riprese, ciascuna da cento piattelli.
Nelle giornate delle eliminatorie, la selezione fu severa, anche a causa del tempo non proprio ideale per questo sport e solo i migliori approdarono alla finale, dove c'erano da centrare cento pattelli, lanciati da 60 metri in quattro serie da venticinque, con due colpi in canna a piattello e da cinque posizioni diverse.
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Nella prima giornata di finale, scoparvero subito dal lotto dei favoriti Nkandrov e Anderson. Dopo il centesimo piattello la lotta per l'oro parve restringersi a Kalinin, con 99 piattelli e Rossini con 98. Una minaccia potevano rappresentarla Smelzeynski e Wheater a quota 96, Clark e Dumitrescu con 94 piattelli. Nella prima serie da 25 piattelli della seconda giornata di fiinal, si mise in mostra i romeno Dumitrescu, colpendo tutti e 25 i piattelli, mentre gli altri incorrevano in alcuni colpi a vuoto. Nella seconda serie della mattina, il protagonista era ancora Dumitrescu con un altro passaggio pieno:25/25, mentre il Kalinin (primo fino a quel momento), con 3 errori, lascio il primo posto all'italiano Rossini, anche lui, però, con un errore in questa seconda manche e con un totale di 145/150, alle sue spalle Dumitrescu a quota 144 e Kalinin a 143. Nel pomeriggio ebbero inizio le due ultime serie. Nella terza Rossini, con un 24/25, mantenne la leadershiptotalizzando 169/175. Kalinin, con un magnifico 25/25 appaiò al secondo posto Dumitrescu che, avendo commessoo il primo errore della giornata, si portò a 168/175. Nell'ultima serie, il primo a scendere in pista fu il rumeno che chiuse con un solo errore ed un totale di 192/200, ben lontano dal record olimpico di Rossini quando a Melbourne aveva vint con 195/200. Poi fu la volta di Kalinin che, lasciatosi trasportare dall'emozione, chiuse a 190/200. Toccò quindi a Rossini entrare nelle pedane numerate. L'italiano disponeva ora un margine di due piattelli sul romeno e quattro sul sovietico, ma anche lui si fece tradire dall'emozione o forse da un filo di vento che intanto si era alzato sul poligono, commise ben tre errori e dovette lasciare l'oro a Dumitrescu.
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