31 agosto-1 settembre - Le Olimpiadi d'Italia

LE OLIMPIADI D'ITALIA
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31 agosto-1 settembre

ROMA 1960 > LE GARE > Nuoto Tuffi e Pallanuoto > Nuoto

Il 31 agosto fu la giornata migliore per gli australiani che si aggiudicarono entrambi i titoli in palio quella sera: 400 stile libero uomini e 100 dorso uomini. La competizione dei 400 metri s.l. vide in gara 40 atleti, ma in finale arrivarono quelli che tutti consideravano i migliori in questa misura: i due australiani Konrads e Rose, gli americani Sommers e Black, i giapponesi Yamanaka e Fukui, il sudafricano McLachlan e il britannico Lenz, ma alla fine si rivelò una sfida a tre, tra i due "canguri" ed il giapponese Yamanaka. Prevalse Murray Rose con una tattica aquanto strana ma che si rivelò vincente: fece andare avanti per i primi 200 metri  tutti i suoi più accreditati avversari, poi, quando sembrava oramai essere tagliato fuori dai giochi, con un'accelerazione impressionante, raggiunse e sorpassò sia Konrads che Yamanaka andando a vincere la sua seconda Olimpiade consecutiva con il tempo di 4'18"3, nuovo record olimpico. Dietro di lui il giapponese ed il connazionale Konrads.

I 100 dorso maschile, al contrario dei 400 s.l., non fornirono particolari emozioni. Il netto favorito era David Theile, un ventiduenne australiano che, col suo metro e novanta, si ergeva su tutti gli altri 36 concorrenti. Theile vinse così come aveva vinto 4 anni prima a Melbourne, battendo lo stesso avversario del 1956, l'americano Frank McKinney. Bronzo all'altro americano Robert Bennet.

Il 1° settembre fu per i nuotatori americani il giorno più bello nello Stadio del Nuoto, la banda non fece altro che suonare "Star Spangled Banner" quella sera. La sedicenne Chris Von Saltza (stella del Santa Clara Swim Club che, contando anche Lynn Burke e Anne Warner, si portò a casa dai Giohi ben sei medaglie d'oro) aveva vinto i 400 metri stile libero in 4'50"6, frantumando il record olimpico e prendendosi una rivincita, dopo la sconfitta nei 100 del giormo precedente.

Gli uomini avevano vinto entrambe le staffette. Lance Larson, con una grande frazione di delfino nella staffetta mista, si era preso la medaglia d'oro di cui era stato defraudato nella finale dei cento stile libero e con i suoi compagni realizzò un eccezionale 4'05"4, demolendo il vecchio record del mondo e distaccando gli australiani (argento) ed i giapponesi (bronzo) di oltre 7 secondi. . Ancora più impressionante era stata la prestazione di Jeff Farrell che ebbe la forza di nuotare la sua doppia frazione di staffetta, nonostante nel programma la 4x100 mista e la 4x200 stile libero erano separati soltanto da un'ora e dieci minuti. Farrell, entrato in acqua in l'ultima frazione e quasi contemporaneamente con lo staffettista giapponese, con la sua bracciata lenta e pulita, concluse la sua fatica e quella dei suoi compagni Harrison, Blick e Troy, con due lunghezze di margine sul giapponese e due e mezza sull'australiano.

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