Da (from) Olympia ad (to) Atene
Il 12 agosto del 1960, nel Tempio di Zeus, a Olimpia, l’attrice greca Aleka Katseli, vestita da antica sacerdotessa, rivolse, circondata da vestali, la sua preghiera alla divinità affinché i «raggi di Febo» accendessero la «sacra torcia». La sacerdotessa quindi frappose una lente fra la torcia e il sole, attizzando il fuoco in un vaso classico greco, portato poi in processione fino al Tempio di Hera, dove la sacerdotessa consegnò una seconda fiaccola al primo tedoforo, l’atleta greco Penaghiotis Epitropolous.
Alla cerimonia prese parte la delegazione ufficiale italiana composta dal Presidente della commissione per la Fiaccola Olimpica, Aldo Mairano, dal Segretario Alfredo Langellotti e dal Generale Tommaso Calise, comandante del raggruppamento olimpico militare. Dopo che gli specchi ustori hanno acceso la fiamma, la staffetta olimpica ha subito iniziato la corsa lungo il seguente percorso: Olimpia, Pirgos, Patrasso, Corinto, Megara, Eleusi ed Atene.
L'arrivo ad Atene è avvenuto alle ore 21,00 del giorno 13 agosto allo stadio Panatenaico dove la fiaccola è stata accolta dalle autorita' politiche greche e dai dirigenti sportivi. Il fuoco olimpico riprendeva il cammino alla volta del porto di Zea presso il Pireo dove S.A.R. il Principe Constantino di Grecia consegnava la fiaccola al vice presidente del CONI, ragionier Pietro Oneglio.