Snowboard
The snowboard competitions at the XX Olympic Winter Games, which were held in 2006 in Turin, were held February 12 to 23 on the pistes of Bardonecchia
SNOWBOARD: FENOMENO WHITE
I 6 ori dello snowboard se li sono divìsi solo due nazioni, Stati Uniti e Svizzera. Ma gli elvetici hanno vissuto l'emozione di una storica finale in famiglia nel gigante parallelo uomini, quella fra i fratelli Philipp e Simon Schoch, rispettivamente 26 e 27 anni: ha vinto il più giovane, "Philu" per gli amici, già salito sul gradino più alto del podio ai Giochi di Salt Lake 2002, nella stessa specialità. Rivali malgrado abbiano lo stesso sangue? Sì, ma con stile. Sono così uniti che in comune hanno persino il sito internet ufficiale. (dal Rapporto Ufficiale del C.O.)
He looks like a superhero, and perhaps that's what he is. Shaun White won gold in the half pipe and is one of snowboarding's most eclectic personalities
Keeping it in the family; brothers Philipp (left) and Simon Schoch, who took gold and silver, respectively, in the men's parallel giant slalom on 22 February
SNOWBOARD: RINGIOVANIRE SCIANDO
Seth Wescott, 29 anni, è uno dei tanti sciatori innamoratisi della tavola perché annoiati dalla disciplina tradizionale. Buona scelta: nel 2005 ha vinto il titolo mondiale nello snowboard cross. Il segreto di questa disciplina, che debuttava ai Giochi? "Mi fa sentire un poeta. E quando volo sono più giovane". Giovane come Radoslav Zidek, che ha dovuto accontentarsi dell'argento. Ma la sua è la prima medaglia della Slovacchia ai Giochi Invernali. E non è una sorpresa, sia perché Zidek si era già fatto conoscere ad alto livello, sia perché le gare di snowboard cross sono sempre un'imprevedibile lotteria. (dal Rapporto Ufficiale del C.O.)
Seth Wescott looks through his gold medal
SNOWBOARD: SOGNI REALIZZATI
"Non sognare la tua vita, vivi i tuoi sogni" ama ripetere l'elvetica Daniela Meuli, classe 1981, oro Olimpico 2006 nel gigante parallelo femminile, Daniela è una sportiva a tutto tondo: windsurf, mountain bike, tennis e, si direbbe, scalata delle classifiche ai Giochi. Solo ventesima a Salt Lake 2002, dove vinse la francese Blanc, qui lontana dal podio; prima a Torino 2006 davanti alla diciottenne tedesca Kober e all'americana Fletcher. (dal Rapporto Ufficiale del C.O.)
The women's snowboard parallel giant slalom podium: gold medallist Meuli of Switzerland (centre) flanked by Amelie Kober of Germany (left) and Fletcher of the Usa (bronze)
SNOWBOARD: SAPER PERDERE
In Italia, il giorno venerdì 17 è poco amato dagli scaramantici. Categoria alia quale potrebbe ora iscriversi l'americana Lindsay Jacobellis, che proprio venerdì 17 febbraio 2006 perde l'oro nello snowboard cross femminile: lanciata tutta soia verso il traguardo, con ancora 200 metri da coprire, tenta di afferrare la tavola per chiudere con un grab, cade e viene superata dalla svizzera Tanja Frieden. "Sono contenta perché oggi ho comunque fatto la storia", ha detto alla fine la statunitense, che era una delle favorite nelle previsioni delia vigilia. E che si dimostra artista, se non altro, neli'accettare una sconfitta così bruciante (dal Rapporto Ufficiale).
Friday the 17th is considered as unlucky in Italy as Friday the 13th is in most other parts of the world. American Lindsay Jacobellis got a taste of just how unlucky it could he when she lost out on gold in the women's snowboard cross on that very day. With just 200 metres to go, Jacobellis was out on her own but tried to finish with a grab and fell, only to be passed by Tanja Frieden of Switzerland. "I'm happy because I still got to make history today," said America's favourite, who was supremely gracious in accepting such a cruel twist of events.
Tanja Frieden (SUI) reacts after her win with medalist Lindsey Jacobellis (USA) and Dominica Maltese (CAD) for the XX Winter Olympics
USA's Hannah Teter and Gretghen Breiler celebrate winning gold and silver in the women's halfpipe race