Palazzo dei Congressi
L'E.U.R. divenne la sede ideale di un insieme d'impianti sportivi costruiti per rispondere alle necessità specifiche della XVII Olimpiade ed alle esigenze sportive sempre più pressanti della Capitale. L'idea di questo complesso monumentale risale al 1935 in previsione dell'Esposizione Universale di Roma (E.U.R.), denominata « Olimpiadi della Civiltà» e meglio conosciuta sotto l'abbreviazione di «E.42». Il progetto dell'«E.42» fu impostato sugli schemi delle città romane che, ancor oggi, sono alla base di ogni piano urbanistico degno di questo nome. Si preferì, in quella occasione, creare ex novo un grande quartiere nello stesso tempo classico e moderno, mirando a due obbiettivi: organizzare l'eccezionale Esposizione e poi, a manifestazione compiuta, utilizzare gli edifici per un più dignitoso assetto di istituti culturali, artistici e ricreativi. Così nacque un complesso veramente imponente, composto di maestosi edifici tra i quali i proprio il Palazzo dei Congressi che durante i Giochi del 1960 ospitò le gare di scherma grazie anche all'esperienza maturata nel 1955, quando nelle stesse sale si disputarono i campionati mondiali di questo sport.