Stadio del Ghiaccio
Il nuovo Stadio del ghiaccio, fulcro dei Giochi, doveva essere studiato in modo particolare nelle sue caratteristiche, ma anche per la sua ubicazione che doveva essere la più centrale possibile rispetto all'abitato e che impegnava un'area di non meno di due ettari, oltre alle strade di accesso ed alle zone per i parcheggi. Dopo lunghi studi, è stata fissata una zona in località Maion, nelle vicinanze del Boite, a nord di Cortina. Il progetto è stato realizzato dall'Arch. Mario Ghedina, nativo di Cortina, ma che vive e lavora a Roma. Egli ha avuto come collaboratori gli architetti Riccardo Nalli e Francesco Uras. Il primo progetto non prevedeva che una sola pista in ghiaccio artificiale, ma il Comitato organizzatore comandò una seconda pista, portando così l'area complessiva a 4.320 mq. di superficie ghiacciata. La Ditta De Pretto Escher-Wiss, selezionata attraverso una gara di appalto alla quale parteciparono 18 ditte fra italiane e straniere, ha costruito il campo di pattinaggio e fornito tutti i macchinari. I lavori di sbancamento dell'area di circa 10.000 mq. destinata all'impianto furono effettuati nel 1952. La costruzione delle strutture in cemento armato e relative fondazioni è iniziata nel giugno del 1953 e portata a termine nell'autunno del 1955.
Lo Stadio è stato inaugurato il 26 ottobre 1955 con la benedizione del Vescovo di Bressanone, Mons. Gargitter, e seguita da una manifestazione di pattinaggio artistico e di hockey. Alla cerimonia hanno presenziato il Conte Paolo Thaon di Revel, membro del CIO e Presidente del CO., l'Avv. Giulio Onesti, Presidente del CONI, il Cav. Mario Rimoldi, Sindaco di Cortina, il Prefetto Dr. Vecchi, anche in rappresentanza del Governo, numerose altre personalità sportive, civili e militari della regione. Per ricordare l'avvenimento venne coniata una speciale medaglia commemorativa.
LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELLO STADIO DEL GHIACCIO
THE OPENING CEREMONY OF ICE STADIUM