Impianti Olimpici_
Cortina, prima di diventare olimpica, possedeva un'attrezzatura appena sufficiente per gli sport invernali, più di carattere turistico che sportivo ed agonistico. Non c'era un vero e proprio stadio del ghiaccio; il trampolino era vecchio e di concezione veramente superata; le piste sci, in generale, non corrispondevano alle esigenze internazionali; la pista di bob, nonostante le più recenti sistemazioni, era ben lungi dall'essere completa. Infine, non esisteva una pista per il pattinaggio di velocità. Questo era il grande problema che gli organizzatori dovettero affrontare da subito: per questo motivo fu creato un ente apposito e a presiederlo fu chiamato Otto Menardi. In primis si decise di potenziare e ampliare le strutture sportive: tra il 1952 e il 1955 venne creato uno Stadio del Ghiaccio per alcune competizioni di pattinaggio (quelle di velocità furono disputate al Lago di Misurina, a pochi chilometri da Cortina). Furono inoltre costruiti un trampolino per il salto, la pista da bob e gli impianti di risalita con le relative piste per le gare di sci. Furono infine potenziate le infrastrutture che collegavano il paese alle zone circostanti: la SS51 venne resa ovunque più scorrevole, e si pensò di riammodernare il materiale rotabile della vecchia Ferrovia delle Dolomiti acquistando due nuovi locomotori.