Femminile
Tre medaglie in tutta l'Olimpiade di Torino 2006, tutte d'oro e tutte dallo sci di fondo. È un risultato che, considerando non il numero ma il prestigio delle medaglie stesse, consegna all'Estonia il secondo posto nella graduatoria della disciplina, dietro la Svezia, davanti alla "madre" Russia e alle grandi deluse Norvegia e Germania. Eroi del piccolo paese baltico che si affaccia sul Golfo di Finlandia sono Kristina Smigun, figlia d'arte, oro nella combinata e nella 10 km a tecnica classica nel breve volgere di soli quattro giorni e di Andrus Veerpalu, tra gli uomini, oro nella 15 km a tecnica classica, titolo già vinto ne! 2002. (dal rapporto ufficiale del C.O.)
Joy for Kristina Smigun of Estonia on 12 February, after winning gold in the pursuit
Lina Andersson and Anna Dahlberg of Sweden beam with delight after winning gold in the women's team sprint on 14 February
A Torino, nella 30 Km a tecnica libera, arrivò il primo oro Olimpico del fondo per la Repubblica Ceca. Una gioia speciale che Katerina Neumannovà ha festeggiato accogliendo fra le braccia la piccola Lucia proprio sul traguardo, in uno di quei fuori programma che diventano i ricordi più toccanti di un'Olimpiade. È il simbolo di uno sport associato soprattutto all'immagine di una fatica silenziosa, seminata nel silenzio dei boschi. Fatica che resta, pur con tutto il suo fascino, durissima. Ma che a volte si può cancellare in un attimo, per la gioia di portare al collo un oro. Anzi, due: la medaglia e la piccola Lucia (dal Rapporto Ufficiale del C.O.).
In Torino, in the cross-country skiing 30 km free mass, he came the first cross-country skiing gold for the Czech Republic. An incredible joy for Katerina Neumannovà who celebrated by scooping Lucia up into her arms at the finish line. Neummanova is now the champion of a sport whose image is one of silent toil in lonesome, snowy woods. It's a sport that, despite being fascinating, really takes its toll. But that toll can be swept away in an instant by the joy of a gold medal. And of course, having a daughter as lovely as little Lucia
One of the most moving images of the Games: Katerina Neumannova of the Czech Republic hugs her daughter Lucia in delight after winning the 30 km cross-country skiing gold
Pochi puntavano sul successo della canadese Chandra Crawford nello sprint donne: nemmeno la ventiduenne di Canmore (Alberta), che diceva di ambire a un posto nelle prime trenta.
Few could have predicted the success of Canadian Chandra Crawford in the women's sprint either. Even the modest 22-year-old from Canmore (Alberta) admitted that her ambition had been to finish in the top thirty.
The grimace on the face of Canadian Chanda Crawford says a lot about the difficulty of the sprint event, which she won on 22 February
La Russia è la terza squadra nel medagliere dello sci di fondo a Torino 2006 e prima, in realtà, per numero complessivo di medaglie (7). All'oro di Dementiev si aggiunge quello della staffetta femminile 4x5 km (Natalia Baranova, Larisa Kurkina, Julija Tchepalova e, nella decisiva quarta frazione, Evgenia Medvedeva), che ha messo in fila la Germania e l'Italia di Gabriella Paruzzi, sul podio in cinque Olimpiadi. (dal rapporto ufficiale del C.O.)
Russia was ranked third in the cross-country skiing medal count at the Torino 2006 Games. In terms of overall medal numbers (7), however, it was the real winner. In addition to Dementiev's gold, the women's 4x5 km relay team (Natalia Baranova, Larisa Kurkina, Julija Tchepalova and, in the decisive fourth round, Evgenia Medvedeva) also beat Germany and Italy (Gabriella Paruzzi had five Olympic podiums to her credit) to win the gold medal.
The four Russian athletes who won the women's 4x5 relay on 18 February ahead of Germany and Italy