Da Roma a Cortina immagini
Il fuoco è stato acceso sulla platea del Tempio di Giove in Campidoglio su di un tripode di Olimpia; dopo brevi parole pronunciate dal sindaco di Roma, il primo tedoforo, l'olimpionico Adolfo Consolini, accendeva la fiaccola, dando così inizio alla staffetta olimpica. Il trasporto della fiaccola dal Campidoglio all'Aeroporto di Ciampino è avvenuto in una macchina del Comune di Roma, scortata da cento motociclisti. In attesa della partenza in aereo, la fiaccola ha sostato la prima notte a Ciampino in un tripode approntato nell'aeroporto.
Giunta al torrente Boite, la fiaccola venne consegnata da Colò a Severino Menardi e da questi successivamente al vecchio e glorioso campione fondista Enrico Colli, che attraversando il paese per la via centrale, fra due ali di popolo plaudente, arrivò all'ingresso principale dello Stadio olimpico, consegnandola, a sua volta, al campione italiano di pattinaggio di velocità, Guido Caroli.
Effettuando con larghe falcate un giro completo intorno al campo di pattinaggio, dove erano schierate tutte le squadre partecipanti, Caroli portò il fuoco olimpico al tripode eretto di fronte alla tribuna d'onore dello Stadio. Dopo aver per un attimo sostato accanto ad esso, con il braccio elevato verso il cielo, accese la fiamma, che doveva illuminare simbolicamente i Giochi per tutta la loro durata.
La staffetta per la Fiaccola olimpica, iniziata a Roma in Campidoglio alle ore 11 del giorno 22 gennaio 1956, si concluse allo Stadio di Cortina d'Ampezzo alle ore 11,37 del 26 gennaio.