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Nella notte greca una baleniera con alcuni cadetti dell’Accademia Navale s’accostò alla nave scuola della Marina Militare, dove la fiaccola fu issata a bordo da Giulio Francardi e dove il fuoco d’Olimpia, vegliato a turno, arse giorno e notte su un tripode del cassero. La Amerigo Vespucci giunse a Siracusa con la sacra fiamma che ancora ardeva nel braciere e subito le andarono incontro due corvette, che la scortarono fino alla rada, poco vicino Fonte Aretusa. In Sicilia, dopo l’accensione del braciere, primo tedoforo sarebbe stato l’arbitro di calcio Concetto Lo Bello.