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Le Olimpiadi di Roma 1960 sono uno spartiacque nella storia della Capitale sul piano urbanistico. Per trasformare la città bastarono 5 anni: i Giochi erano stati assegnati nel 1955 e Roma aveva battuto Losanna nell´ultimo ballottaggio. L’Italia sta entrando nel boom economico. Nascono nuovi quartieri, nuove strade, si moltiplicano le autovetture. A Roma nel 1955 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi inaugura la metropolitana. Viene completato il quartiere dell’Eur, che, dopo il prolungamento della via Cristoforo Colombo, vede nascere la Fiera, il laghetto ed il “fungo“. Sulle pendici di Monte Mario viene edificato l’Hotel Hilton. Roma modifica radicalmente la viabilità: il tram viene praticamente abolito. Sono costruite nuove arterie come la Via Olimpica e Corso Francia, disegnato dall’Architetto Pierluigi Nervi, che passa sopra il villaggio olimpico. Poco prima dell’inizio delle Olimpiadi viene aperto lo scalo aereo di Fiumicino.
Tra le varie infrastrutture che fu necessario costruire da zero, ci fu, ad esempio, la via Olimpica: una sorta di circonvallazione che collegava tra loro alcuni dei principali impianti sportivi ed il villaggio degli atleti.