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Roma coronò il suo sogno olimpico il 16 giugno 1955, durante la 50ª Sessione di Parigi del Comitato Internazionale Olimpico. "Un sogno - disse Bruno Zauli. L'Olimpiade a Roma dopo cinquant'anni di speranze e di lotte, di tentativi, di peripezie cognite ed incognite e due sofferte rinunce, diventa finalmente realtà". A fare squadra, quella volta, oltre al Coni anche il Governo, con il Comune di Roma a farsi promotore della candidatura. Il 15 Giugno del 1955, tre persone volarono a Parigi per illustrare ai membri del Comitato Internazionale Olimpico, la candidatura di Roma all’organizzazione dei XVII Giochi dell’era moderna, erano Giulio Onesti il presidente del Coni, Bruno Zauli segretario generale e Salvatore Rebecchini sindaco della città, e dopo quell’illustrazione e la conseguente votazione tornarono in patria con il cuore in affanno e la testa in subbuglio perché 35 di quei membri. nell’atto finale, avevano scritto “Roma”, perchè stavolta bisognava davvero organizzarle le Olimpiadi, non c’era più Giolitti per aiutarli a tirarsene fuori come fece 50 anni prima...ma cinque anni dopo Roma le organizzò, e dal 25 Agosto all’11 Settembre del 1960 ben 5346 atleti di 83 nazioni si sfidarono in 150 gare di 19 diverse discipline sportive.
Having waited long years and overcome adverse circumstances which in the past did not allow Rome's ambitions to be satisfied, finally on 15th June 1955 in the 50th Session at Paris, the International Olympic Committee, thanks above all to the careful preparation submitted by the Italian Olympic Committee, awarded the celebration of the Games of the XVII Olympiad to the Italian capital. It should be remembered that on that occasion Avv. Giulio Onesti, Dr. Bruno Zauli, respectively President and Secretary-General of the Italian National Olympic Committee and Ing. Salvatore Rebecchini, Mayor of Rome, with the intention of disposing the I. O. C.'s decision in Rome's favour, succeeded in creating an atmosphere of cordial understanding in the halls of the ancient Parisian palace of Faubourg Saint-Honore taking infinite pains to produce copious documentation, photographs, designs, graphs and plans, all collected in clear order and illustrated with a wealth of details and the supporting proof of figures.
Le altre città candidate erano: Losanna, Detroit, Budapest, Bruxelles, Città del Messico e Tokyo. Roma, come detto, ha avuto la meglio nell'ultimo ballottaggio, dopo che i primi due si erano conclusi con un nulla di fatto, dato che nessuna delle città candidate aveva raggiunto i 30 voti necessari.
Rome beat out Lausanne, Detroit, Budapest (being the first city of the Eastern Bloc to bid for the Olympic Games), Brussels, Mexico City and Tokyo for the rights to host the Games.
I libri con i progetti per le candidature (Bid-book) di Losanna, Detroit, Città del Messico e Tokyo
The books with projects for candidacy (Bid-book) of Lausanne, Detroit, Mexico City and Tokyo
La notizia dell'assegnazione dei Giochi Olimpici del 1960 a Roma su riviste e quotidiani italiani
The news of the assignment of the 1960 Olympic Games in Rome, in Italian magazine and newspapers